Il termine riqualificazione energetica indica una serie di interventi che hanno lo scopo di rendere un edificio più eco-sostenibile. Tali interventi sono oggetto di un’agevolazione fiscale detta Ecobonus, introdotta con la legge 296/2006, che concede una riduzione delle imposte a chi intraprenda interventi di riqualificazione energetica. Vediamo nel dettaglio come funziona la riqualificazione energetica degli edifici, le tipologie di interventi che si possono realizzare, le agevolazioni e i vantaggi.

Che cos’è la riqualificazione energetica?

La riqualificazione energetica consiste in una serie di interventi che hanno l’obiettivo di rendere meno ecologicamente impattante un edificio e può essere messa in atto sia sugli edifici residenziali che su quelli aziendali. Gli obiettivi principali della riqualificazione energetica degli edifici sono ridurre i consumi, limitare le emissioni di CO₂, aumentare l’efficienza energetica e favorire il ricorso alle energie rinnovabili per le proprie esigenze di consumo. La riqualificazione energetica degli edifici è stata regolamentata per la prima volta con la legge 296/2006 ed è attualmente disciplinata dall’articolo 14 del decreto legge 63/2013. Ma qual è la differenza tra riqualificazione energetica e ristrutturazione edilizia? Mentre le ristrutturazioni tradizionali si limitano ad apportare dei miglioramenti generici all’immobile: come il rifacimento del bagno, dell’’impianto elettrico o lo spostamento di alcune pareti; gli interventi di riqualificazione energetica puntano a rendere eco-sostenibile l’edificio, sia da un punto di vista energetico, sia economico, rendendolo in linea con gli obiettivi ecologici e climatici oggi in vigore in molti paesi.

Vantaggi della riqualificazione energetica

I vantaggi della riqualificazione energetica degli edifici sono molteplici:

  • - Riduzione dei costi, dovuta alla diminuzione dei consumi.

  • - Possibilità di monitorare e gestire in tempo reale il proprio impianto domestico.

  • - Rivalutazione sul mercato immobiliare.

  • - Possibilità di accedere alle agevolazioni come l'Ecobonus.

  • - Riduzione delle emissioni inquinanti.

Quali sono gli interventi per la riqualificazione energetica e quanto costano?

Gli interventi di riqualificazione energetica si possono suddividere in due tipologie principali:

  • - Interventi di carattere edilizio (cappotto termico, isolamento della copertura, infissi).

  • - Interventi di carattere impiantistico (come l’installazione di impianti fotovoltaici o pompe di calore).

Gli interventi di riqualificazione energetica migliorano la classe energetica di un edificio. Se vuoi approfondire ulteriormente l’argomento, dai un’occhiata alla nostra guida su come aumentare la classe energetica di casa.

I costi per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici si aggirano in genere sui 35.000-60.000 €, variando anche sensibilmente in base alla location e alle condizioni dell’edificio, agli interventi da svolgere e al tipo di materiali utilizzati. Di seguito i costi medi dei principali interventi di riqualificazione energetica:

  • - Cappotto termico: 12.000-15.000 € (costo indicativo per un appartamento di 60 mq).

  • - Pompa di calore: 6.000-16.000 € (costo indicativo per un appartamento di 60-120 mq)

  • - Sostituzione infissi: 800-1.500 € a infisso (costo indicativo per un appartamento di 40-60 mq).

  • - Impianto fotovoltaico: 6.000-7.500 € (costo indicativo per un impianto da 3-4,5 kWp).

Quali documenti sono necessari per la detrazione per la riqualificazione energetica?

Per richiedere la detrazione per la riqualificazione energetica bisogna fornire i seguenti documenti:

  • Asseverazione. Serve ad attestare che gli interventi rispettino i requisiti tecnici richiesti e viene fornita da un tecnico abilitato.

  • - Scheda descrittiva. Riporta i dati relativi al committente, all’edificio, ai costi sostenuti, al tipo di intervento eseguito e al risparmio ottenuto e l’importo usato per calcolare la detrazione.

  • Attestato di prestazione energetica (APE). Attesta il livello di efficienza energetica dell’edificio e deve essere fornita da un tecnico esterno, non coinvolto nei lavori, ed è necessario solo in alcuni interventi di efficientamento energetico.

  • Scheda tecnica sui materiali/impianti installati. Fornita direttamente dall’installatore, indica le performance di isolamento dei materiali, le loro caratteristiche oppure l’efficienza degli impianti installati.  

Agevolazioni per la riqualificazione energetica

L’Agenzia delle Entrate concede un’agevolazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica, conosciuta come Ecobonus. Essa consiste in una detrazione dall’imposta IRPEF o IRES, suddivisa in 10 rate annuali di importo uguale.

Per il 2025 la detrazione è del 50% per l’abitazione principale e del 36% in tutti gli altri casi. La legge di Bilancio 2025 ha inoltre stabilito che l’agevolazione riguarda anche le spese negli anni 2026 e 2027.

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È possibile una riqualificazione energetica degli uffici?

Gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici non riguardano solo le abitazioni. È infatti possibile effettuare interventi di riqualificazione energetica anche negli uffici o nei fabbricati industriali in maniera analoga a quanto avviene per le case. È inoltre importante che la riqualificazione energetica dei fabbricati non residenziali sia accompagnata da una adeguata formazione dei dipendenti riguardo le best practices per ridurre i consumi sul luogo di lavoro, come tenere il riscaldamento a 18-22° e spegnere le luci quando non sono necessarie.

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