Immagina per un attimo di avere una casa completamente vuota, nessun consumo di elettricità o gas. Ti aspetteresti di ricevere una bolletta pari a zero, giusto? Sbagliato! Che tu sia nel mercato libero o nel mercato tutelato per l’energia, tra le voci presenti in bolletta ci sono sempre i cosiddetti costi fissi, indipendenti dai tuoi consumi (detti anche costi variabili), che ti vengono addebitati per il semplice fatto di avere un’utenza attiva. Questo accade perché il sistema elettrico nazionale deve assicurarsi che il servizio sia sempre fornito e per questo sostiene dei costi. 

Se i costi fissi, lo dice la parola stessa, non cambiano, i costi variabili invece cambiano in base ai tuoi consumi effettivi di energia e gas. Quali sono allora le voci di spesa fisse in bolletta, anche se per ipotesi i consumi fossero a zero? Sono:

  • il prezzo di commercializzazione e vendita dell'energia elettrica (PCV);

  • la quota di vendita al dettaglio del gas (QVD);

  • le spese di trasporto e di gestione del contatore;

  • gli oneri di sistema; 

  • l'IVA

Prima di vedere queste voci nel dettaglio una per una, ti anticipiamo una cosa: l’unico modo che hai per ridurre i costi fissi è confrontare diverse Offerte Luce e Gas per la casa. Ma andiamo con ordine.

Composizione dei costi fissi

Spesa per la materia energia o gas naturale

La prima voce che generalmente trovi in bolletta è relativa alla spesa per la materia prima. Una parte è variabile in base ai consumi ed è espressa in €/kWh o €/Smc. La parte che prendiamo in esame qui è invece quella fissa, espressa in €/POD o €/PDR, e comprende il prezzo di commercializzazione e vendita dell'energia elettrica (PCV) e la quota di vendita al dettaglio del gas (QVD).

Queste voci si riferiscono a una serie di attività svolte dai fornitori (cioè noi) per acquistare e rivendere l’energia elettrica e il gas naturale al cliente finale (cioè tu). Per chi si trova nel Servizio di Maggior Tutela, tale spesa è definita da ARERA ed è uguale per tutti; per chi ha un’offerta nel mercato libero, ogni fornitore stabilisce la spesa per la materia prima e ne specifica l’importo in bolletta e nel contratto di fornitura. Per esempio, se visiti la pagina delle nostre Offerte Luce casa, troverai specificate queste spese fisse sotto la voce “Costi di commercializzazione”.

Spesa per trasporto e gestione del contatore

Si riferisce alle spese necessarie per fare in modo che l’energia e il gas arrivino a casa tua. In pratica, è una voce che riassume tutti i passaggi che elettricità e gas devono fare tra la centrale di produzione e il contatore: corrisponde agli importi per i servizi di trasporto, distribuzione e misura. Nelle sue componenti fisse ha un importo stabilito da ARERA, uguale per tutti i fornitori. La parte variabile, in assenza di consumi, sarà pari a 0 euro.

Spesa per gli oneri di sistema

La spesa per gli oneri di sistema varia in caso di contratto domestico residente o non residente. Nel primo caso, gli oneri di sistema vengono calcolati in base ai consumi, nel secondo caso il calcolo comprende una quota fissa e una quota variabile. È una voce che definisce spese a copertura di attività di interesse generale per il sistema elettrico. Sono definite da ARERA e uguali per tutti, e comprendono per esempio la messa in sicurezza del nucleare, gli incentivi alle fonti rinnovabili, agevolazioni tariffarie, il bonus sociale, il sostegno alla ricerca di sistema. 

Gli oneri di sistema sono la voce della bolletta che il Governo italiano ha azzerato tra il 2021 e il 2023, fino a reintrodurli gradualmente, a seguito della crisi energetica e dei conseguenti rincari del mercato energetico.

Imposte e iva

l'ultima voce di spesa che bisogna pagare anche in assenza di consumi è relativa all'IVA e alle imposte. La prima si applica all’importo totale della bolletta, le imposte (o accise) si applicano invece alla quantità di energia o gas consumato. Significa che un cliente domestico residente con consumi fatturati pari a 0 euro non avrà imposte da pagare, ma solo IVA.

A tutte queste voci va aggiunto il Canone Rai, previsto in bolletta per tutti i clienti domestici residenti e suddiviso in 10 rate da 9€ mensili.

Come ridurre i costi fissi

Per essere brevi, le bollette si pagano sempre, anche quando non ci sono consumi. L'unico modo per non pagare sarebbe fare richiesta per staccare le utenze, ma attenzione: le operazioni di riallaccio dei contatori non sono gratuite, a conti fatti il distacco è meno dispendioso dei costi fissi in bolletta (che pesano per circa il 40% del totale) solo se si prevede di non utilizzare energia e gas per più di quattro mesi.

Per avere un risparmio tangibile, bisogna prima di tutto valutare la parte variabile della bolletta, cioè in sostanza i consumi e il prezzo della materia prima. Ottimizzare i consumi è una cosa che può fare solo il cliente, valutando di adeguare le proprie abitudini quotidiane a semplici azioni per il risparmio energetico a casa

Riguardo il prezzo, ogni fornitore nel mercato libero propone le proprie tariffe per energia e gas, quindi è importante confrontare le offerte e capire la differenza tra monoraria e bioraria, tra prezzo fisso e variabile.

Se si ha intenzione di cambiare fornitore, nel confronto tra offerte è importante tener conto anche dei costi di commercializzazione. Si tratta di una voce che può variare anche di diversi euro tra una proposta e l’altra e che, se valutata con attenzione, può contribuire a risparmiare sulla bolletta mensile e quindi sul budget annuale destinato alla propria casa.