La liberalizzazione dell'energia elettrica è stata avviata in Italia con il decreto legislativo 16 marzo 1999, n 79, noto come decreto Bersani. Il decreto recepisce le indicazioni contenute nella direttiva comunitaria n. 92 del 1996 sulla creazione del Mercato Unico dell'energia (Direttiva UE 96/92/CE ). L'entrata in vigore del decreto Bersani ha rivoluzionato l'assetto del settore che fino ad allora era stato caratterizzato dal monopolio dell’operatore nazionale Enel e da alcune aziende di dimensione locale.
La prima fase della liberalizzazione ha riguardato le attività di produzione dell'energia elettrica, di importazione e di vendita all'ingrosso.
L'attività di vendita per le utenze diverse dall'abitazione è stata liberalizzata gradualmente, partendo nel 1999 dai clienti con i consumi più elevati ed estendendo in seguito la liberalizzazione ai clienti con consumi più bassi. Nel luglio 2004 la liberalizzazione dell'attività di vendita dell'energia elettrica viene estesa ai clienti domestici e dal 1 luglio 2007 anche a quelli domestici.
Dal 1° luglio 2007 si è dato il via alla completa liberalizzazione della domanda dell’energia elettrica. .
La pluralità di diversi operatori, con diverse offerte garantisce al consumatore finale la possibilità di scegliere il proprio fornitore. Il mercato però non si esaurisce con la possibilità di acquistare, vendere o produrre energia: la filiera del settore elettrico è costituita anche da altre figure che svolgono servizi di vario genere e che operano in regime di concessione.
Si pensi per esempio alla vendita di energia in regime di Maggior Tutela, tale attività è caratterizzata da un monopolio legale.
Si pensi ai monopoli naturali che contraddistinguono le attività di trasporto e distribuzione dell'energia: in questi casi si opera in regime di monopolio perché la duplicazione delle infrastrutture non sarebbe conveniente dal punto di vista tecnico-economico. Le attività legate al trasporto e alla distribuzione, quelle propriamente dette in regime di monopolio naturale, sono gestite da soggetti concessionari, quali i distributori locali o da Terna per quanto riguarda il trasporto in alta tensione.
Tali attività sono regolamentate dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, e di fatto non sono oggetto di contrattazione fra il cliente finale e il venditore.
I corrispettivi monetari dovuti dai clienti finali a fronte di questi servizi sono stabiliti per legge dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono uguali per tutti a prescindere dal fornitore prescelto.
La liberalizzazione del mercato ha di fatto reso libere le attività a monte, cioè la generazione o produzione di energia elettrica e l'importazione, e le attività a valle della filiera, cioè la vendita al cliente finale.
Se desideri maggiori informazioni sulla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica:
https://www.arera.it/it/consumatori/consumatori_ele.htm